Tania Boazzelli vive e lavora a Roma e si avvicina alla fotografia nel 2013. Spinta da un radicale rinnovamento di vita, si iscrive a Officine Fotografiche di Roma dove segue i corsi di Paolo Miserini sul digitale.
Da questo momento la fotografia diventa il mezzo privilegiato per esprimere una individualità rimasta fino ad ora inespressa.
Nel 2014 studia Reportage con Gaetano di Filippo e inizia a maturare una precisa identità artistica. Vincitrice della Borsa della Scuola Romana di Fotografia, si specializza in tecniche, ripresa in studio e laboratorio digitale con Riccardo Impronta, Stefano Compagnucci e Carlo Bonventre, mentre il primo incontro con la camera oscura avviene grazie a Emanuela Bongiovanni.
Il vivace clima della Scuola Romana e il confronto stimolante con professionisti e colleghi di studio, incoraggiano Tania Boazzelli a sperimentare la fotografia analogica. Il caricamento del rullino, la puntuale metodica, i tempi dilatati e quelli di attesa fanno sì che il rapporto con la macchina fotografica diventi più stretto, intenso, più fisico. In compagnia di una vecchia Pentax avuta in prestito, firma il progetto “Autoscatto”: un’indagine in bianco e nero sulla propria identità attraverso il corpo.
Avviene un cambio di prospettiva: Tania Boazzelli non può vivere l’arte dello scatto se non con la fotografia analogica.
Entrata in contatto con il fertile ambiente romano e in particolare con Claudio Bassi, insostituibile stampatore dei grandi autori italiani della fotografia, segue fedelmente gli insegnamenti di Samantha Marenzi sulla stampa in bianco e nero, la camera oscura e le tecniche di sviluppo.
Il suo occhio non riesce a stare lontano dal mirino e tantomeno dagli scatti di fotografi come Henri Cartier-Bresson, Helmut Newton, Gianni Berengo Gardin, che studia instancabilmente.
Oggi la fotografia è parte del quotidiano di Tania Boazzelli. È la sua compagna di vita.
WORKS
2018
- ASSOCIAZIONE SCATTO LIBERO
Scatto Libero nasce nel 2016 da un’idea di Tania Boazzelli, fotografa professionista, come progetto fotografico pensato appositamente per i detenuti del carcere di Rebibbia. Lo scopo dell’iniziativa, totalmente di volontariato, è quello di far conoscere le potenzialità del mezzo fotografico a coloro che generalmente non hanno opportunità di utilizzarlo. Ogni detenuto ha avuto a disposizione una macchina, un rullino fotografico e la possibilità di scattare negli spazi comuni del carcere. Uno scatto libero per raccontare e per raccontarsi, per trasmettere un messaggio personale che impressioni la pellicola ma anche gli occhi e la sensibilità dello spettatore.
2015
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“EVA CREAZIONI”, 123 STUDIO, ROMA
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“UN ANNO DI CAFFE’ 2016” INDUSTRIA ITALIANA CAFFE’, CIVITAVECCHIA (ROMA)
2014
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“AUTOSCATTO”
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“EVA CREAZIONI”, SYMPO, BOLOGNA
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“SHOOTING ,CENTRO FITNESS ROYAL BARBERINI”, ROMA
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“RITRATTO ANIMALE” (DOG PHOTOGRAPHER), TOELETTATURA BALDUINA – ROMA
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“HUNG MUN”, CITY DREAM, ROMA
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“FOOD-PHOTOGRAPHY”, TERZO TEMPO VILLAGE, SALERNO
WORK IN PROGRESS
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LA BELVA GIUDEA – actor Gianpiero Pumo – Spazio Tiburno – Roma
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RITRATTO DI FAMIGLIA – carcere di Rebibbia – Roma
CONCORSI
2015
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«ILLUSTRATI», SEZIONE #NATURAMORTA #STILLIFE
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“DIFFERENZE A CONFRONTO” – STUDI ARTE ENDAS LIVORNO, 3^ CLASSIFICATA
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“ART OF PHOTOGRAPHY”
PUBBLICAZIONI
2015
«ILLUSTRATI», sezione #NATURAMORTA #STILLIFE) N. 32 novembre 2015;